La convinzione che i prodotti “senza” siano automaticamente migliori dei prodotti “con” ha fatto sì che, dopo il “senza zuccheri aggiunti”, “senza uova”, “senza latte”, anche il “senza glutine” venisse etichettato come “furbo, perché fa dimagrire”, salvo poi cambiare idea e demonizzarlo come ipercalorico e causa primaria dei chili in più.

Vogliamo capirci qualcosa in pìù? Sì, ma senza fretta.

Il glutine fa ingrassare?

È opinione comune che l’intolleranza al glutine porti ad ingrassare: lo sappiamo come un “sentito dire” e lo confermiamo quando riportiamo i discorsi detti da altri. Nulla di più sbagliato: in realtà non è stato dimostrato che l’intolleranza al glutine possa far ingrassare. Diverso è invece il discorso di gestione di un’intolleranza: specialmente all’inizio, con una diagnosi poco precisa o con i primi problemi di organizzazione della dispensa e della propria vita sociale “da quando sono celiac*”, è possibile che si arrivi ad aumentare di peso, per essere arrivati tardi sul problema o aver sviluppato dei fenomeni legati all’insulino-resistenza o, ancora, perché non si riesce a fare chiarezza sulla propria dieta. 

Ma questo non significa che la dieta gluten free faccia ingrassare!

Possiamo inoltre dire che il gluten free non sia responsabile nemmeno di un dimagrimento: a dichiarare la neutralità in tal senso dei prodotti indispensabili per la dieta di una persona celiaca ci ha pensato questa indagine pubblicata nel 2017 da AIC (Associazione Italiana Celiachia) che ha analizzato oltre 600 prodotti dal punto di vista nutrizionale. Spaziando da pane e sostituti, a pasta e snack, si è visto infatti che i valori nutrizionali sono del tutto simili, salvo alcune eccezioni che in ogni caso non deviano dai parametri della singola categoria merceologica. Quindi, mangiare con glutine o senza glutine ha lo stesso “costo” in termini di calorie.

Pasta: senza glutine, con calorie? 

Chi compra senza glutine, quindi, non lo fa per l’apporto calorico ma per veri problemi di intolleranza. Confrontando le calorie di 100 g di pasta senza glutine e di una con glutine, scopriremo che sono entrambe attorno alle 350 kcal. Parlando di calorie per una pizza senza glutine (o meglio, di impasto per pizza senza glutine) siamo circa a 220 kcal, un livello simile ad una “normale” margherita: ancora una volta qui la differenza la fanno il condimento e la percentuale di grassi, ecco perché è meglio non soffermarsi troppo sull’impasto, quando si guarda all’impatto calorico.

Cosa dire a chi dice: la dieta senza glutine fa ingrassare! 

“Lo sanno tutti, mangiare senza glutine fa ingrassare!”: a quante di queste affermazioni potremmo rispondere: “Avrei qualcosa da dire in merito?”.

Ricordiamoci, innanzitutto, che in Italia almeno 1 persona su 100 è affetta da celiachia e che l’ultimo dato a nostra disposizione riporta 600.000 persone celiache ma 400.000 di queste sono ancora in attesa di diagnosi e quindi non sanno esattamente come mangiare, spesso sbagliando tre volte al giorno, sette giorni su sette. 

Aggiungiamo inoltre che il tema “gluten free” è sempre caldo e ritorna ciclicamente, anche a scopo sensazionalistico, puntuale come il solleone e l’ennesima dieta salva-prova-costume: ogni anno sono moltissimi gli studi riportati da testate più o meno autorevoli (Daily Mail, sì, tu) che contribuiscono a fare ulteriore confusione su un tema che è estremamente soggettivo e che ha bisogno di tanto studio e, soprattutto, di sensibilizzazione verso chi convive o condivide un pasto con una persona celiaca.

Quindi, consiglio: a prese di posizione così decise e granitiche, limitatevi a sorridere, e a inoltrare il link di questo post.